Oggi, mercoledì 27 gennaio 2021, si celebra la Giornata della Memoria, un’importante ricorrenza dedicata a tutte le vittime dell’Olocausto, a 76 anni esatti dall’entrata dei soldati russi nel campo di sterminio di Auschwitz.

Innumerevoli furono le vittime dello sterminio nazista perpetrato nei confronti degli ebrei, dei dissidenti politici, delle minoranze etniche, degli omosessuali e di tante persone con disabilità. In particolare, prima della “soluzione finale” che portò alla morte milioni di persone, il regime nazista si “esercitò” sulle persone con disabilità ritenuti indegni di vivere, un peso economico per la società e un pericolo per la salvaguardia della popolazione “sana”. Furono numerosissime le persone con disabilità vittime del folle programma nazista “Aktion T4”, un programma di eugenetica che prende il nome dalla via di Berlino, la Tiergartenstrasse 4, dove era ubicato il quartier generale dell’ente pubblico nazista per la salute e l’assistenza sociale. Si considera che tale programma portò all’uccisione di circa 200.000/300.000 persone affette da malattie ereditarie e, tra loro, anche moltissimi bambini.

Ed è proprio per non dimenticare e far si che mai più si possano ripresentare simili atrocità e che non vengano lesi i diritti di ogni persona, che è fondamentale ricordare e sensibilizzare su una parte oscura della storia che riguarda l’intera umanità.

Ricordiamo, a tal proposito, le parole di Primo Levi:

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”