Il 25 novembre 2024 si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne.
Sono tante le iniziative che si svolgono in tutta Italia e nel mondo in questa giornata per fermare tutte le forme di violenza contro le donne e per tenere sempre accesi i riflettori su questo tema tristemente attuale. Dai dati disponibili, infatti, si rileva che nel mondo, ogni 11 minuti una donna muore di violenza domestica. E in Italia il 31,6% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale. Ricordiamo, inoltre, che anche le donne con disabilità sono frequenti vittime di violenza per la loro duplice condizione di donne e di persone con disabilità: numerosi sono purtroppo i casi di cronaca che le vedono vittime di violenze e discriminazioni a rappresentazione di un fenomeno non riconosciuto, impunito e molto spesso taciuto.
Ma se il fenomeno permea – ancora – la nostra società, l’aria sta cambiando, ed è sotto gli occhi di tutti. Il silenzio non è più accettabile. Casi emblematici, su tutti il femminicidio di Giulia Cecchettin, hanno scosso le coscienze. Così le donne denunciano di più (negli ultimi cinque anni, secondo Istat, 11,8% contro 6,7%), si rivolgono di più ai centri antiviolenza (dal 2,4% al 4,9%) e considerano più spesso gli abusi un reato (dal 14,3% al 29,6%) e meno come qualcosa che è solo accaduto (in calo dal 35,2% al 20%).
Non solo: aumentanoanche gli uomini che si impegnano a combattere ogni forma di violenza e di prevaricazione e che avvertono questo impegno come una loro responsabilità. Chiaramente, non è abbastanza. Bisogna continuare a fare rumore, come invitava, un anno fa, Elena Cecchettin, sorella di Giulia.
E’ anche indispensabile fare rete per sviluppare una vera nuova coscienza collettiva sul tema e affermare la cultura del rispetto e della dignità di tutte, che sia alla base di strategie e azioni concrete che devono essere adottate da tutti i settori della società.
L’Anffas Cagliari, da sempre impegnata nella promozione dei diritti umani e nella sensibilizzazione su temi di fondamentale importanza, come quello della violenza di genere, coglie l’occasione per ribadire, ancora una volta, la necessità di combattere ad ogni livello qualsiasi forma di violenza nei confronti delle donne, con e senza disabilità, operandosi per costruire un mondo in cui la dignità, l’uguaglianza e il rispetto reciproco sia alla base di ogni relazione.